Vulcano Monte Tambora, Isola di Sumbawa, Indonesia

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6 marzo 2009JPEG

Il 10 aprile 1815, il vulcano Tambora ha prodotto la più grande eruzione della storia. Ne risultarono circa 150 chilometri cubi (36 miglia cubiche) di tefra – roccia e cenere esplose – con la cenere delleruzione riconosciuta ad almeno 1.300 chilometri (808 miglia) di distanza a nord-ovest. Mentre leruzione del 10 aprile è stata catastrofica, i documenti storici e le analisi geologiche dei depositi di eruzione indicano che il vulcano era stato attivo tra il 1812 e il 1815. Una quantità sufficiente di cenere è stata immessa nellatmosfera dalleruzione del 10 aprile per ridurre la luce solare incidente sulla superficie terrestre, causando raffreddamento globale, che ha portato nellanno 1816 “senza estate”.

Questa fotografia dettagliata dellastronauta raffigura la caldera sommitale del vulcano. Lenorme caldera: 6 chilometri (3,7 miglia) di diametro e 1.100 metri ( 3.609 piedi) di profondità: si è formato quando il picco di Tambora, alto circa 4.000 metri (13.123 piedi), è stato rimosso e la camera magmatica sottostante è stata svuotata durante leruzione del 10 aprile. Oggi il fondo del cratere è occupato da un lago di acqua dolce effimero, depositi sedimentari recenti e colate laviche minori e cupole del XIX e XX secolo. Lungo il bordo del cratere nord-occidentale sono visibili depositi di tefra stratificati. Nella caldera esistono ancora fumarole attive, o prese daria.

Nel 2004, gli scienziati hanno scoperto i resti di un villaggio e due adulti seppelliti sotto circa 3 metri (quasi 10 piedi) di cenere in un canalone sul fianco di Tambora, resti dellex Regno di Tambora preservati dalleruzione del 1815 che la distrusse esso. La somiglianza del Tambora rimane a quelli associati alleruzione del 79 d.C. del Vesuvio ha portato alla descrizione del sito Tambora come “la Pompei dOriente”.

La fotografia dellastronauta ISS020-E-6563 è stata acquisita 3 giugno 2009, con una fotocamera digitale Nikon D3 dotata di un obiettivo da 800 mm, fornita dallesperimento ISS Crew Earth Observations e dal laboratorio di analisi Image Science &, Johnson Space Center. Limmagine è stata scattata dallequipaggio della Expedition 20. Limmagine in questo articolo è stata ritagliata e migliorata per migliorare il contrasto. Gli artefatti delle lenti sono stati rimossi. Il Programma della Stazione Spaziale Internazionale supporta il laboratorio per aiutare gli astronauti a scattare foto della Terra che saranno del più grande valore per gli scienziati e il pubblico e per rendere queste immagini liberamente disponibili su Internet. Ulteriori immagini scattate da astronauti e cosmonauti possono essere visualizzate al NASA / JSC Gateway to Astronaut Photography of Earth. Didascalia di William L. Stefanov, NASA-JSC.

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