Saturnalia (Italiano)

Saturnalia, la più popolare delle feste romane. Dedicato al dio romano Saturno, linfluenza del festival continua a farsi sentire in tutto il mondo occidentale.

Saturno, Tempio di

Il Tempio di Saturno, tra le rovine del Foro Romano, Roma.

© stefano.pellicciari / Fotolia

Celebrato originariamente il 17 dicembre, Saturnalia è stato esteso prima a tre e infine a sette giorni. La data è stata collegata alla stagione della semina invernale, che nellItalia moderna varia da ottobre a gennaio. Notevolmente come la Kronia greca, è stata la festa più vivace dellanno. Tutti i lavori e gli affari sono stati sospesi. Agli schiavi è stata concessa la libertà temporanea di dire e fare ciò che volevano e alcune restrizioni morali sono state allentate. Le strade erano contagiate da una follia del Mardi Gras; fu scelto un finto re (Saturnalicius princeps); ovunque si udiva il saluto stagionale io Saturnalia. I giorni di chiusura dei Saturnalia erano conosciuti come Sigillaria, a causa dellusanza di fare, verso la fine della festa, regali di candele, modelli di frutta in cera e statuette di cera che venivano modellate dai sigillarii o fabbricanti di piccole figure in cera e altri media. La statua di culto dello stesso Saturno, tradizionalmente legata ai piedi con fasce di lana, è stata sciolta, presumibilmente per uscire e partecipare al divertimento.

Foro Romano: Tempio di Saturno

Il Tempio di Saturno, con il Tempio di Vespasiano (chiamato anche Tempio di Vespasiano e Tito; in primo piano a destra), tra le rovine del Foro Romano, Roma.

© Ron Gatepain (A Britannica Publishing Partner)

Linfluenza dei Saturnali sulle celebrazioni di Natale e Capodanno è stata diretta. Il fatto che il Natale fosse celebrato nel giorno del compleanno del sole invincibile (dies solis invicti nati) dava alla stagione uno sfondo solare, connesso con i kalends di gennaio (1 gennaio, capodanno romano) quando le case erano addobbate di verde e luci, e si facevano regali ai bambini e ai poveri. Per quanto riguarda le candele regalo, i romani avevano una storia secondo cui unantica profezia ordinò ai primi abitanti del Lazio di inviare teste allAde e phota a Saturno. Gli antichi latini lo interpretavano nel senso di sacrifici umani, ma, secondo la leggenda, Ercole consigliava di usare luci (phos significa “luce” o “uomo” secondo laccento) e non teste umane.

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