I probiotici potrebbero essere unopzione per il trattamento e la prevenzione delle infezioni urogenitali?


Che ruolo gioca la flora vaginale nella difesa contro le infezioni urogenitali?

Il nostro interesse nel ruolo potenziale della flora vaginale “normale” è iniziata quasi 30 anni fa con la nostra scoperta di una bassa conta di lattobacilli nella vagina e nelluretra nelle donne affette da IVU ricorrenti. Ciò sembrava indicare che i lattobacilli formassero una popolazione microbica barriera che proteggeva lospite dalle infezioni. Pertanto, abbiamo ipotizzato che il rischio di infezione sarebbe ridotto se i lattobacilli fossero presenti come membro dominante della flora. Abbiamo affrontato le seguenti domande: cosa causa la scomparsa dei lattobacilli con conseguente infezione e come potrebbe essere aumentato il numero di lattobacilli nelle donne impoverite della loro flora di lattobacilli? In risposta alla prima domanda, sembra che si tratti di un disturbo della normale flora vaginale – trovato in uno studio per essere causato da antibiotici ad ampio spettro (che possono spazzare via la flora per 1-2 mesi), spermicidi (che uccidono ceppi produttori di perossido di idrogeno), fluttuazioni ormonali (la conta dei lattobacilli è più alta ai livelli massimi di estrogeni), sostanze dietetiche (esperimenti in vitro suggeriscono che la vitamina C potrebbe aumentare il numero di lattobacilli, così come il latte scremato inserito tramite siringa nella vagina) e fattori non completamente compreso. È ormai riconosciuto che la flora vaginale fluttua quotidianamente per quanto riguarda sia i tipi che il numero di organismi.

Uno studio su volontari normali ha mostrato una marcata variazione negli organismi introitali mediata da cambiamenti nella frequenza urinaria. Si stima che, a un certo punto nel tempo, fino al 78% delle donne avrà una flora “malsana” anche se priva di sintomi. Il ruolo esatto svolto dai lattobacilli e da altri commensali trovati nella vagina viene lentamente chiarito e la loro presenza in modo dominante è essenziale per la salute vaginale. La loro presenza sulle cellule epiteliali vaginali sembra agire da barriera alle infezioni, ma non, come inizialmente presunto, solo bloccando laderenza dei patogeni. Il loro ruolo difensivo dipende anche dalla loro sopravvivenza (spesso in simbiosi con potenziali patogeni), dalla loro capacità di produrre tali materiali antibatterici come il perossido di idrogeno per limitare la crescita del patogeno, dalla loro produzione di biosurfattanti che inibiscono laderenza dei patogeni e dalla loro capacità di innescare macrofagi, leucociti, citochine e altre difese dellospite.

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